I delitti contro la vita e l’incolumità individuale. La tutela della vita e dell’integrità psicofisica delle persone
I delitti contro la vita: qual è il significato di questo tipo di delitti? Quando si configurano e cosa comportano?
Nel Codice Penale al Capo I, Titolo XII, Libro II sono elencati i delitti che ledono quei beni giuridici considerati come primari e fondamentali per l’essere umano: la vita e l’incolumità individuale.
Questo tipo di delitti possono essere distinti in due categorie principali:
- i delitti contro la vita, che attentano all’esistenza della persona;
- i delitti contro l’incolumità, che riguardano lesioni alla persona, fisiche o psichiche.
Cosa sono i delitti contro la vita?
I delitti contro la vita si configurano in presenza di reati che mettono in pericolo questi due beni fondamentali.
I delitti contro la vita assumono un significato cruciale nell’ordinamento giuridico, perché la loro definizione intende tutelare i beni primari dell’individuo e la pacifica convivenza sociale. La pena prevista varia a seconda della gravità del reato e delle circostanze.
Oltre alle sanzioni penali, la legislazione prevede anche misure di protezione per le vittime, come l’ammonimento, l’ordine di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e l’assegnazione di un domicilio sicuro.
Per comprendere meglio la natura di questi delitti, vediamone insieme un elenco dettagliato.
Delitti contro la vita: elenco
Le figure criminose contemplate in questo elenco sono:
- Omicidio (art. 575 c.p.): l’uccisione di un altro essere umano;
- Infanticidio (art. 578 c.p.): l’uccisione del neonato da parte della madre dalla nascita ed entro 45 giorni dal parto, in condizioni di abbandono materiale e morale;
- Omicidio del consenziente (art. 579 c.p.): l’uccisione di una persona che abbia espressamente consentito;
- Istigazione o aiuto al suicidio (art. 580 c.p.): l’induzione o il fornire aiuto a qualcuno per commettere suicidio;
- Omicidio Stradale (589 bis c.p.): l’uccisione di una persona a seguito di incidente stradale causato da una condotta imprudente.
Il reato di omicidio stradale o di lesioni personali aggravate in seguito a incedente stradale è stato introdotto con la legge 41 del 2016.
Delitti contro l’incolumità personale
Rientrano in questo gruppo tutti quei reati che comportano lesioni alla persona, sia fisiche sia psichiche. Essi comprendono:
- Percosse (art. 581 c.p.): si intendono tutti quei colpi che non provocano lesioni;
- Lesioni personali lievi, gravi o gravissime (artt. 582, 583, 583 bis): lesioni che provocano una malattia nel corpo o nella mente di diversa gravità (fino ai danni permanenti);
- Lesioni personali aggravate (art. 582-bis c.p.): lesioni personali aggravate da specifici motivi, come futili motivi o ritorsione;
- Mutilazione (art. 585 c.p.): amputazione o soppressione di un organo, di una parte del corpo o di una sua funzionalità;
- Rissa (art. 588): partecipare a una rissa, provocare lesioni o morte;
- Omissione di soccorso (art. 593): omettere di prestare assistenza a soggetto bisognoso (minore di anni 10, incapace o persona inanimata, ferita o in pericolo);
- Violenza privata (art. 610 c.p.): costringere qualcuno ad atti contrari alla propria volontà mediante violenza o minaccia;
- Minaccia (art. 612 c.p.): minacciare un male ingiusto;
- Strage (art. 630 c.p.): provocare un naufragio, un incendio, un’esplosione o un altro disastro che cagioni la morte di più persone.
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