I delitti contro la personalità individuale
Quali sono i delitti contro la personalità individuale? Rientrano in questa fattispecie tutti quei delitti che ledono i diritti fondamentali della persona e in particolare la sua dignità, libertà e integrità psicofisica.
I Delitti contro la personalità individuale sono menzionati all’interno del Codice Penale, Libro II, Titolo XII Delitti contro la persona, Sezione I, artt. 600-604.
Tra i principali reati contro la personalità individuale possiamo annoverare:
- la riduzione in schiavitù, che comporta una privazione della libertà e della dignità;
- la prostituzione e la pornografia minorili, reati gravi che violano la dignità e l’integrità psicofisica della vittima;
- la violenza o minaccia, fortemente lesive a livello psicologico.
Vediamo nel dettaglio quali sono i reati contemplati in questo gruppo.
Reati contro la personalità individuale
Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600)
Chiunque esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà ovvero chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all’accattonaggio o comunque al compimento di attività illecite che ne comportino lo sfruttamento ovvero a sottoporsi al prelievo di organi, è punito con la reclusione da otto a venti anni.
Prostituzione minorile (art. 600 bis)
Chiunque induce, costringe o recluta minorenni allo scopo di farli prostituire viene punito con la reclusione da 6 a 12 anni, e con una multa da 15.00 a 150.000 euro.
Pornografia minorile (art. 600 ter)
Chiunque produce, detiene, distribuisce o diffonde materiale pornografico che ha come oggetto minori è punito con la reclusione da 6 a 12 anni, e con una multa da 24.000 a 240.000 euro.
Detenzione o accesso a materiale pornografico (art. 600 quater)
Chiunque consapevolmente si procura e detiene materiale pornografico che rappresenta minori viene punito con la reclusione fino a 3 anni o con una multa non inferiore a 1.549 euro.
Pornografia virtuale (art. 600 quater 1)
Chiunque produce, detiene, distribuisce o diffonde materiale pornografico virtuale che rappresenta minori viene punito in base alle disposizioni degli artt. 600 ter e quater, ma la pena è ridotta di un terzo.
Rientrano inoltre in questo tipo di reati:
- Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600 quinquies)
- Impiego di minori nell’accattonaggio (Art. 600 octies)
- Tratta di persone (art. 601)
- Traffico di organi prelevati da persona vivente (art. 601 bis)
- Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602)
- Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603 bis) o caporalato
Delitti contro la personalità individuale ed enti: il D.lgs 231/2001
Noto come “Legge sulla Responsabilità Amministrativa degli Enti”, il D. lgs 231/2001 contempla la responsabilità penale per gli enti in caso di reati commessi dai vertici o dai loro dipendenti a vantaggio dell’ente stesso.
Tra i reati figurano anche alcuni delitti commessi contro la personalità individuale e in particolare:
- Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600);
- Prostituzione minorile (art. 600-bis);
- Pornografia minorile (art. 600-ter);
- Detenzione o accesso a materiale pornografico (art. 600-quater);
- Pornografia virtuale (art. 600-quater 1);
- Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies);
- Tratta di persone (art. 601 c.p.);
- Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.);
- Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603 bis).
L’ente non è responsabile a prescindere, ma deve dimostrare di aver adottato un modello organizzativo idoneo per la prevenzione di reati di questo tipo, allo scopo di escludere o attenuare la responsabilità dell’ente in queste situazioni.
Per maggiori informazioni o per ricevere assistenza, vi invitiamo a contattare lo Studio Legale Pennisi.