Cassazione Penale – Sezione III - 2296 ud. 06/12/2019 - deposito del 22/01/2020
La facoltà d’uso – nella specie, a scopo residenziale privato – di un bene sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca, al pari di quanto avviene per il c.d. sequestro impeditivo, è preclusa in quanto incompatibile con la finalità della misura cautelare, diretta a salvaguardare la conservazione fisica del bene ed a sottrarne la disponibilità in capo al destinatario della stessa.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 2000 ud. 15/11/2019 - deposito del 20/01/2020
In tema di utilizzazione economica dell’opera dell’ingegno, la caduta dell’opera in pubblico dominio, per il decorso del termine di settanta anni dalla morte dell’autore, costituisce un elemento negativo del fatto-reato previsto dall’art. 171- ter della legge n. 633 del 1941 e pertanto il relativo onere della prova grava sull’imputato che intende avvalersene.
Cassazione Penale – Sezione I - Sentenza n. 1787 ud. 30/10/2019 - deposito del 17/01/2020
In tema di accesso alle misure alternative alla detenzione, la valutazione relativa alla ammissibilità della richiesta, in relazione alla pena da espiare in concreto rispetto ai reati ostativi alla concessione, deve far riferimento non al momento di presentazione della stessa ma a quello della decisione.
Cassazione Penale – Sezione II - Sentenza n. 49494 ud. 11/09/2019 - deposito del 05/12/2019
Nel processo a carico di imputati minori, non trova applicazione la previsione dell’art. 131-bis cod. pen., in quanto la materia è già regolata dall’art. 27 del d.P.R. 22 settembre 1988, n. 488, norma avente carattere di legge penale speciale.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 47281 ud. 12/09/2019 - deposito del 21/11/2019
Il reato di violazione di sigilli è integrabile unicamente mediante condotta attiva. (Fattispecie, di ritenuta inconfigurabilità del reato, di omessa demolizione, peraltro regolarmente autorizzata dal giudice, di opere edilizie).
Cassazione Penale – Sezione Unite - Sentenza n. 46898 ud. 26/09/2019 - deposito del 19/11/2019
Le decisioni del tribunale competente per le misure di prevenzione sulle richieste in tema di controllo giudiziario, compreso, pertanto, il provvedimento di rigetto dell’istanza di applicazione di tale misura, presentata a norma dell’art. 34-bis, comma 6, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, sono impugnabili mediante ricorso, anche nel merito, dinanzi alla corte d’appello, quale mezzo di impugnazione generale previsto dall’art. 10 del citato d.lgs. n. 159 del 2011.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 43103 ud. 04/07/2019 - deposito del 21/10/2019
In tema di stupefacenti, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 40 del 2019 che ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art. 73, comma 1, d.P.R. 09 ottobre 1990, n. 309, nella parte relativa al minimo edittale, in caso di ricorso per cassazione avverso sentenza di condanna per tale reato riconosciuto in continuazione con altro diverso non oggetto della pronuncia di costituzionalità, la pena detentiva irrogata per il reato base può essere rideterminata dalla Corte di cassazione ai sensi dell’art. 620, comma 1, lett. l), cod. proc. pen., ove non occorra procedere ad attività valutative o che implichino l’esercizio di poteri discrezionali, mentre deve escludersi la necessità di rideterminazione dell’aumento di pena per il reato satellite.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 42565 ud. 28/05/2019 - deposito del 17/10/2019
Il reato di illecito trattamento dei dati personali, realizzato in forma di diffusione dei dati protetti – ex art. 167 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 vigente ratione temporis -, resi ostensibili ai frequentatori di un social network attraverso il loro inserimento, previa creazione di un falso profilo, sul relativo sito, ha natura di reato permanente, caratterizzandosi per la continuità dell’offesa arrecata dalla condotta volontaria dell’agente, il quale ha la possibilità di far cessare in ogni momento la propagazione lesiva dell’altrui sfera personale mediante la rimozione dell’account.
Cassazione Penale – Sezione V - Sentenza n. 40500 ud. 24/09/2019 - deposito del 03/10/2019
Il S.I.C.P. (Sistema Informativo della Cognizione Penale) costituisce la banca informativa di tutti i dati fondamentali della fase di cognizione del processo penale in sostituzione dei registri cartacei non più esistenti, sicché i relativi estratti sono idonei a comprovare l’avvenuta iscrizione delle notizie di reato.
Cassazione Penale – Sezione II - Sentenza n. 38277 ud. 7.6.2019 - deposito del 17.9.2019
Per effetto dell’ampliamento della punibilità determinato dall’art. 110 cod. pen., è punibile a titolo di concorso in ricettazione anche il soggetto il cui contributo al reato non sia soggettivamente animato dal dolo specifico, a condizione che lo sia quello fornito da almeno uno dei concorrenti e che dell’altrui finalità il predetto sia consapevole.
Cassazione Penale – Sezione V - Sentenza n. 38732 ud. 3.5.2019 - deposito del 19.9.2019
La dichiarazione o elezione di domicilio effettuata dall’indagato in relazione ad un procedimento non perde di validità nel caso in cui, nel prosieguo delle indagini, intervengano modifiche relative alla esatta identificazione del “tempus” e del “locus commissi delicti”, in quanto l’elezione di domicilio risponde all’esigenza di semplificare i rapporti tra persona sottoposta alle indagini ed autorità procedente e non anche a quella di informare il soggetto sulla specifica imputazione elevata a suo carico.
Cassazione Penale – Sezioni Unite - Sentenza n. 39954 ud. 30.5.2019 - deposito del 24.9.2019
Il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis cod. pen. deve essere iscritto nel casellario giudiziale, fermo restando che non ne deve essere fatta menzione nei certificati rilasciati a richiesta dell’interessato, del datore di lavoro e della pubblica amministrazione
Cassazione Penale – Sezione I - Sentenza n. 53330 ud. 4.10.2017 - deposito del 23.11.2017
A seguito delle modifiche apportate agli artt. 571, comma 1, e 613, comma 1, c.p.p. dalla L 3 agosto 2017, n. 103, è inammissibile il ricorso per cassazione proposto personalmente dal condannato, anche se detenuto, avverso il provvedimento del magistrato di sorveglianza in tema di ammissione alla detenzione domiciliare.
Cassazione Penale – Sezioni Unite - Sentenza n. 3391 ud. 26.10.2017 - deposito del 24.1.2018
L’effetto estensivo ex art. 587 c.p.p. della declaratoria di estinzione del reato per prescrizione non opera in favore del coimputato concorrente nello stesso reato, non impugnante, se detta causa estintiva sia maturata dopo la irrevocabilità della sentenza emessa nei confronti del medesimo.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 57105 ud. 12.4.2017 - deposito del 21.12.2017
In tema di notificazioni ai sensi dell’art. 157, comma 8-bis, c.p.p., la ricezione dell’atto tramite posta elettronica certificata da parte del difensore fiduciario che, in precedenza, abbia dichiarato di non voler accettare le notificazioni per conto dell’assistito, non può valere quale tacita revoca della precedente dichiarazione e conseguente valida accettazione dell’atto, poiché la ricezione tramite PEC, in quanto automatica, non è espressione di una volontà contraria rispetto a quella in precedenza manifestata.
Cassazione Penale – Sezioni Unite - Sentenza n. 47374 ud. 22.062017 - deposito del 13.10.2017
La richiesta di riesame può essere presentata, oltre che presso la cancelleria del tribunale del capoluogo della provincia in cui ha sede l’ufficio che ha emesso il provvedimento impugnato, anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui le parti o i difensori si trovano, diverso da quello in cui fu emesso il provvedimento, ovvero davanti ad un agente consolare all’estero.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 52438 ud. 11.7.2017 - deposito del 16.11.2017
Nei processi in cui la dichiarazione di parziale incostituzionalità dell’art. 181, comma 1-bis, d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (sent. Corte cost. n. 56 del 2016) sia intervenuta dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna, il giudice dell’esecuzione, riqualificato il reato come contravvenzione ai sensi del comma 1 dell’art. 181 citato, deve dichiarare l’estinzione del reato per la prescrizione maturata nel corso del procedimento di cognizione.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 41210 ud. 18.5.2017 - deposito del 8.9.2017 – Reati contro la persona
Integra il delitto previsto dall’art. 615-ter, secondo comma, n. 1, c.p. la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico protetto per delimitarne l’accesso, acceda o si mantenga nel sistema per ragioni ontologicamente estranee e comunque diverse rispetto a quelle per le quali, soltanto, la facoltà di accesso gli è attribuita.
Cassazione Penale – Sezione III - Sentenza n. 45589 ud. 11.1.2017 - deposito del 4.10.2017
Integra il reato di violenza sessuale di gruppo (art. 609-octies cod. pen.), con abuso delle condizioni di inferiorità psichica o fisica, la condotta di induzione della persona offesa a subire atti sessuali in uno stato di infermità psichica determinato dall’assunzione volontaria da parte della stessa vittima di bevande alcooliche o stupefacenti, rilevando, ai fini della configurazione del reato, solo la condizione di inferiorità psichica o fisica della persona offesa, a prescindere di chi abbia cagionato detta condizione, ed essendo l’aggressione in sé all‘altrui sfera sessuale connotata da modalità insidiose e subdole.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 42043 ud. 18.5.2017 - deposito del 15.9.2017 – Termini processuali
Ai fini della verifica della tempestività della richiesta di restituzione nel termine a norma dell’art. 175, comma 2-bis, c.p.p., il giudice, nel caso in cui la richiesta sia presentata a mezzo del servizio postale, deve fare riferimento alla data di spedizione della richiesta.
Cassazione Penale – Sezione VI – Sentenza n. 42062 ud. 13.9.2017 - deposito del 15.9.2017 – Impugnazioni
Gli artt. 571, comma 1 e 613, comma 1, c.p.p. – così come, rispettivamente, modificati dall’art.1, commi 54 e 55, legge 23 giugno 2017, n. 103- che escludono la possibilità per l’imputato di presentare personalmente ricorso per cassazione, si applicano anche al ricorso formulato, ai sensi dell’art. 22, L. 22.4.2005, n.69, avverso la sentenza che dispone la consegna a seguito di mandato di arresto europeo, con conseguente inammissibilità del ricorso medesimo.
Cassazione Penale – Sezione I – Sentenza n. 27074 ud. 3.5.2017 - deposito del 30.5.2017 – Esecuzione
Anche nel procedimento di sorveglianza il legittimo impedimento del difensore per ragioni di salute, adeguatamente provato e tempestivamente comunicato, costituisce causa di rinvio dell’udienza in camera di consiglio ai sensi dell’art. 127 c.p.p.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 42361 ud. 20.7.2017 - deposito del 18.9.2017 – Sentenza
Anche a seguito della riduzione del periodo annuale di ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni, stabilita dal DL 132/2014 convertito, con modificazioni, dalla L 10.11.2014, n. 162, art. 16, i termini per la redazione della sentenza non sono soggetti alla sospensione del periodo feriale.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 31345 ud. 23.3.2017 - deposito del 22.6.2017 – Reati contro il patrimonio
Ai fini della configurabilità del reato previsto dall’art. 624 – bis cod. pen., rientrano nella nozione di privata dimora esclusivamente i luoghi, anche destinati ad attività lavorativa o professionale, nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, e che non siano aperti al pubblico né accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Cassazione Penale – Sezione III– Sentenza n. 22262 ud. 9.12.2016 - deposito del 9.5.2017 – Reati contro la persona – Pedopornografia
La pena accessoria dell’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine a grado nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori, di cui all’art. 600 septies cod. pen., è configurabile anche in caso di pedopornografia “virtuale” (nella fattispecie, commessa mediante il fotomontaggio di frammenti di fotografie di minori).
Cassazione Penale – Sezione I – Sentenza n. 21234 ud. 2.2.2017 - deposito del 4.5.2017– Competenza
In caso di richiesta di sospensione del procedimento e di messa alla prova ex art. 464 bis cod. proc. pen., avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna è competente a decidere il giudice per le indagini preliminari e non il giudice del dibattimento.
Cassazione Penale – Sezione II – Sentenza n. 23419 ud. 20.4.2017 - deposito del 12.5.2017 – Reati contro il patrimonio
La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. non è applicabile al reato di ricettazione anche nel caso in cui sia riconosciuta la circostanza attenuante del fatto di particolare tenuità, di cui al secondo comma dell’art. 648 c.p.
Celebrato il giudizio di primo grado nelle forme del rito abbreviato, l’imputato non può dedurre, in sede di appello, l’ingiustificato diniego della richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova.
Lacompetenza del Magistrato e del Tribunale di sorveglianza ha natura funzionale ed inderogabile, non inquadrabile nella mera competenza territoriale, per cui la sua eventuale inosservanza può essere rilevata, anche d’ufficio, in ogni stato e grado del procedimento.
Cassazione Penale – SezioniUnite – Sentenza n. 18620 ud. 19.1.2017 - deposito del 14.4.2017 – Impugnazioni
Risulta affetta da vizio di motivazione la sentenza di appello che, su impugnazione del pubblico ministero avverso assoluzione disposta all’esito di giudizio abbreviato non condizionato, affermi la responsabilità dell’imputato operando una diversa valutazione di prove dichiarative ritenute decisive, senza che nel giudizio di appello si sia proceduto all’esame delle persone che abbiano reso tali dichiarazioni.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 20664 ud. 23.2.2017 - deposito del 28.4.2017 – Reati contro la Pubblica Amministrazione
Il delitto di malversazione in danno dello Stato, previsto dall’art. 316 bis c.p., può concorrere con quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all’art. 640 bis c.p.
Cassazione Penale – Sezione I – Sentenza n. 13934 ud. 29.11.2016 – dep. 22.3.2017 – Istituti di prevenzione e pena
La liberazione anticipata può essere concessa ai condannati alla pena dell’ergastolo con riferimento ai periodi trascorsi in liberazione condizionale con sottoposizione alla libertà vigilata, al fine di conseguire l’anticipazione della cessazione della misura di sicurezza e dell’estinzione della pena, ai sensi dell’art. 177 c.p.
Cassazione Penale – Sezione I – Sentenza n. 19385 ud. 13.12.2016 - deposito del 21.4.2017 – Istituti di prevenzione e pena
Lacompetenza del Magistrato e del Tribunale di sorveglianza ha natura funzionale ed inderogabile, non inquadrabile nella mera competenza territoriale, per cui la sua eventuale inosservanza può essere rilevata, anche d’ufficio, in ogni stato e grado del procedimento.
Cassazione Penale – Sezione III – Sentenza n. 13098 ud. 17.1.2017 - deposito del 17.3.2017 – Reato
E’ manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata in relazione agli artt. 13 e 16 Cost., dell’art. 1-sexies d.l. 24 febbraio 2003 n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003 n. 88, nella parte in cui dispone che il divieto e le prescrizioni di cui all’art. 6 della Legge 13 dicembre 1989 n.401, possono essere applicati nei confronti di colui che, non appartenente alle società appositamente incaricate, effettua nei luoghi in cui si svolge la manifestazione sportiva, vendita non autorizzata dei titoli di accesso.
Cassazione Penale – Sezione V – Sentenza n. 17819 ud. 24.3.2017 - deposito del 7.4.2017– Reati fallimentari
Il reato di bancarotta patrimoniale prefallimentare è un reato di pericolo concreto, nel senso che l’atto di depauperamento deve risultare idoneo ad esporre a pericolo l’entità del patrimonio della società in relazione agli interessi della massa dei creditori e deve permanere tale fino all’epoca che precede l’apertura della procedura fallimentare.
Cassazione Penale – Sezione V – Sentenza n. 12603 ud. 2.2.2017 - deposito del 15.3.2017 – Reati contro la persona
Integra il reato di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 c.p.) e non la fattispecie prevista dall’art. 617, comma 1, c.p., la condotta di colui che prende cognizione del contenuto della corrispondenza telematica intercorsa tra la ex convivente e un terzo soggetto, conservata nell’archivio di posta elettronica della prima.
Cassazione Penale – Sezione V – Sentenza n. 13529 ud. 8.2.2017 - deposito del 20.3.2017 – Prove
Il prossimo congiunto dell’imputato, il quale sia persona offesa del reato insieme ad altro soggetto estraneo al rapporto familiare, non ha facoltà di astenersi dal deporre, secondo quanto previsto dall’art. 199, comma 1, c.p.p., stante l’inscindibilità delle sue dichiarazioni, anche relative al soggetto non prossimo congiunto, e la necessità di una rappresentazione completa ed esaustiva di quanto a sua conoscenza.
Cassazione Penale – Sezioni Unite – Sentenza n. 12872 ud. 19.1.2017 - deposito del 17.3.2017 – Impugnazioni
Il giudice di secondo grado non può applicare le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi nel caso in cui nell’atto di appello non risulti formulata alcuna specifica richiesta al riguardo.
Cassazione Penale – Sezione I – Sentenza n. 12328 ud. 2.3.2017 - deposito del 14.3.2017 – Reato
La circostanza aggravante dell’essere stato il delitto commesso alla presenza del minore, nelle ipotesi previste dall’art. 61, n. 11 quinquies c.p., è configurabile tutte le volte che il minore degli anni diciotto percepisca la commissione del reato, anche quando la sua presenza non sia visibile all’autore del reato, se questi, tuttavia, ne abbia la consapevolezza ovvero avrebbe dovuto averla usando l’ordinaria diligenza.
Cassazione Penale – Sezione IV – Sentenza n. 11771 ud. 7.12.2016 - deposito del 10.3.2017 – Difesa e Difensori
Nel caso di decreto di revoca emesso su richiesta dell’amministrazione finanziaria, l’interessato, ove non intenda proporre opposizione ai sensi dell’art. 99 D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, ha la facoltà di ricorrere direttamente per cassazione, ai sensi dell’art. 113 D.P.R. cit.