Denunciare per minacce: cosa dice il codice penale
Cosa significa denunciare per minacce? Quando si profila, di fatto, il reato di minaccia? Di messaggi poco concilianti se ne sentono ogni giorno, ma ci sono delle circostanze in cui quelle frasi e quei contenuti assumono il profilo di un vero e proprio reato.
Quando si profila il reato di minaccia?
Minacciare, in ambito penale, ha un significato ben preciso. Fare una minaccia, infatti, secondo l’articolo 612 del Codice Penale, significa prospettare ad altri un danno tale da poter essere considerato ingiusto.
La minaccia deve rappresentare un pericolo concreto per poter essere considerata come reato. Per intenderci, non basta il classico “ti denuncio” per poter procedere con una denuncia per minacce, ma si procede solo in caso di frasi minacciose tali da limitare la libertà psichica della persona minacciata.
Frasi minacciose: quando querelare
Lo Studio Pennisi è in grado di valutare gli elementi oggettivi del reato di minaccia e il livello di gravità. Le frasi minacciose, anche se uguali, possono avere un peso diverso in base al contesto in cui vengono pronunciate, oppure con riferimento allo stato della persona che le pronuncia e agli effetti che producono sul destinatario delle minacce.
Ogni atto di minaccia deve, infatti, essere valutato per:
- circostanza in cui è stata fatta la minaccia
- condizioni di chi fa la minaccia
- effetti su chi riceve la minaccia
La querela deve essere presentata da chi ha ricevuto la minaccia entro 3 mesi dal fatto. Può essere presentata anche nel caso in cui il ricevente non era presente nel momento in cui la minaccia è stata espressa ma ne sia stato informato da conoscenti. Per valutare una circostanza così delicata è sempre opportuno rivolgersi a un avvocato, per dare il giusto peso alle testimonianze acquisite e alla reale possibilità della minaccia di intimorire la vittima.
Le minacce possono essere espresse direttamente e in modo verbale, oppure indirettamente, tramite gesti (es.: puntare una finta pistola alla tempia), email, sms, whatsapp, etc. Nel caso non sia possibile risalire all’identità dell’autore, si dovrà sporgere denuncia contro ignoti.
Nel caso in cui la minaccia venga espressa in una delle circostanze specificate dall’art 339 del Codice Penale (minacce aggravate), il reato è procedibile d’ufficio.
Per approfondimenti sulle circostanze, sulle modalità di presentazione della denuncia e sulla valutazione della gravità delle minacce, rimandiamo all’articolo denuncia per minacce: a chi rivolgersi.
Ricevere minacce di morte
Un caso estremamente delicato e grave è quando si ricevono minacce di morte. Il destinatario di tali minacce può sporgere immediata denuncia per minacce di morte alla Polizia o ai Carabinieri, tramite querela scritta o orale.
Ci si può anche rivolgere direttamente in Procura, in questo caso si deve obbligatoriamente presentare querela scritta.
Querela per reato di minaccia
Chiunque riceva minacce può tutelarsi per evitare che accadano fatti più gravi. La minaccia è una cosa seria e come tale va portata all’attenzione di un avvocato, perché possa valutare il modo migliore per procedere e per tutelare l’interessato.
Lo Studio dell’Avvocato Pennisi si occupa di Diritto Penale e supporta i suoi clienti nella presentazione della querela per minacce ricevute.
Per richiedere una consulenza penale sul reato di minaccia si prega di contattare lo studio.