Cosa fare in caso di sinistro stradale
Considerare l’assistenza legale superflua in caso di sinistro stradale può essere un errore in alcuni casi. Avere un punto di riferimento in campo legale è spesso sottovalutato.
Nel caso di sinistri stradali la tempestività e la precisione nel registrare i dati e i fatti è fondamentale per poter ottenere il risarcimento danni da sinistro stradale. Nel caso di incidente stradale con feriti la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi e mettere in sicurezza le persone coinvolte e i veicoli. Subito dopo è necessario capire come muoversi, registrare i dati per poterli inviare alle società assicurative.
Cosa fare in caso di incidente
A seguito di un incidente stradale, anche senza feriti, è sempre consigliato chiamare immediatamente le autorità competenti. Capita spesso però che le autorità tardino ad arrivare ed è per questo che avere la possibilità di contattare un avvocato di fiducia risulta essere la strada più facilmente percorribile per capire bene cosa fare prima di abbandonare il luogo dell’incidente. Oltre a compilare in modo completo e preciso la constatazione amichevole di incidente (il più famoso modello CID) bisogna anche considerare i danni materiali e personali derivanti da un sinistro. Infatti nel caso in cui i danni siano soltanto di lieve entità sui veicoli rivolgersi ad un legale, meglio se esperto in infortunistica stradale, permette di ottenere un risarcimento più rapido. Tra l’altro le compagnie assicurative tendono a sminuire i danni subiti promettendo una liquidazione più veloce nel caso in cui si accetti di diminuirne l’entità. Inoltre l’avvocato è in grado di fronteggiare situazioni particolarmente complesse. Rivolgendosi ad un avvocato è anche possibile usufruire dell’assistenza del medico legale per poter fare una valutazione dei danni fisici più approfondita ed evitare complicazioni. Nella trattativa con le assicurazioni chiaramente l’avvocato è più capace e riesce a stabilire se l’offerta di risarcimento è congrua al danno subito sia di tipo materiale ma anche fisico e morale.
Le spese per la parcella dell’avvocato sono inoltre rimborsate dall’assicurazione della parte colpevole, infatti la Corte di cassazione, nella sentenza n. 11606/2005, ha sancito che il danneggiato ha diritto di farsi assistere da un Avvocato di fiducia e di ottenere il rimborso delle relative spese legali. Ciò in ragione del suo diritto di difesa, costituzionalmente garantito dall’articolo 24. La sentenza cita: «secondo la giurisprudenza di questa Corte, nella speciale procedura per il risarcimento del danno da circolazione stradale, “il danneggiato ha facoltà, in ragione del suo diritto di difesa, costituzionalmente garantito, di farsi assistere da un legale di fiducia e, in ipotesi di composizione bonaria della vertenza, di farsi riconoscere il rimborso delle relative spese legali; se invece la pretesa risarcitoria sfocia in un giudizio nel quale il richiedente sia vittorioso, le spese legali sostenute nella fase precedente all’instaurazione del giudizio divengono una componente del danno da liquidare e, come tali devono essere chieste e liquidate sotto forma di spese vive o spese giudiziali”.