Appropriazione Indebita: Breve Guida Al Reato
Commette il reato di appropriazione indebita chiunque si appropria di un bene o di una somma di denaro, che ha già in possesso, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto.
Per fare un esempio, si pensi ad un amministratore che utilizza per scopi propri il denaro presente sul c/c del condominio.
Vediamo ora insieme di approfondire come viene descritta nel Codice Penale l’appropriazione indebita.
REATO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA CODICE PENALE
Il reato viene descritto all’art 646 del Codice Penale che cita: “Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000”.
I requisiti essenziali del reato sono:
- Il possesso o la disponibilità della cosa.
- L’esistenza di una relazione funzionale tra la cosa e l’agente, con la precisazione che, nel caso in cui soggetto attivo sia un pubblico ufficiale e la cosa sia a disposizione dell’ufficio e non direttamente ed esclusivamente del soggetto agente, ricorre l’aggravante dell’abuso di relazioni d’ufficio.
- L’altruità della cosa: che si tratti di denaro o cosa mobile altrui.
Nell’articolo del Codice Penale viene specificato espressamente che “l’agente sia già in possesso del denaro o della cosa mobile altrui”, per distinguere in modo inequivocabile questo reato da:
- La truffa, ex art. 640 c.p.: in quanto il possesso in questo reato si ottiene mediante artifici o raggiri;
- Il furto, ex art.624 del c.p.: in quanto l’agente acquista il possesso sulla cosa compiendo un delitto;
- La rapina, ex art.628 del c.p.: in quanto l’impossessamento è avvenuto tramite violenza o minaccia;
- L’estorsione, ex art. 629 del c.p.: l’agente ottiene un ingiusto profitto costringendo qualcuno a fare/omettere qualcosa, tramite minaccia o violenza.
La condotta tipica consiste ad esempio nell’appropriazione indebita di denaro altrui, di cui è già in possesso legittimamente, esercitando dei poteri che non sono nei suoi diritti (condotta illegittima) e che spettano soltanto al proprietario.
In altre parole, l’autore della condotta penalmente rilevante è già in possesso del bene perché il proprietario glielo ha consentito per un rapporto di fiducia.
Per questo l’appropriazione indebita viene definita come un reato plurioffensivo, in quanto ad essere leso dalla condotta non è solamente il diritto di proprietà, ma anche il rapporto fiduciario tra il legittimo proprietario e il soggetto che compie l’illecito, sul quale incombeva l’obbligo di restituire la cosa posseduta.
COME VIENE PUNITO IL REATO
Il reato è punito quindi con: “La reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000” e come indica ai commi secondo e terzo: “Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata”.
In questo ultimo caso si parla di appropriazione indebita aggravata.
COME FARE DENUNCIA PER APPROPRIAZIONE INDEBITA
Il reato è procedibile a querela della parte offesa (nel caso di unico soggetto passivo del reato), ovvero d’ufficio nei casi previsti dal secondo comma (deposito necessario) e terzo comma (il fatto è stato commesso con abuso di autorità o relazioni domestiche o relazioni d’ufficio).
Per richiedere maggiori informazioni o chiarimenti su questo reato, non esitate a contattarci.